
Dalle palafitte paleolitiche dell’Isolino Virginia al parco archeologico
di origine longobarda di Castelseprio, la provincia di Varese offre alcune
delle testimonianze più interessanti di un passato ricco di fermento.
Tra le tante attività outdoor che si possono pianificare durante un week-end al Palace Grand Hotel merita una menzione speciale il circuito dei Beni Unesco.
Composto da 4 macro siti, il circuito può essere considerato un vero e proprio viaggio nel tempo.
La prima tappa è rappresentata dal Monte San Giorgio, altura di confine con la Svizzera.
Nel 2003 viene identificato dall’Unesco come la miglior testimonianza della storia geo-paleontologica in ambiente marino risalente a 247-235 milioni di anni fa che, attraverso le migliaia di fossili rinvenuti negli ultimi due secoli, tra i quali il noto Besanosauro, ha permesso di studiare in dettaglio l’evoluzione di molti gruppi di organismi marini.
Dal Triassico si passa poi agli insediamenti palafitticoli dell’Isolino Virginia, di Bodio Centrale e del Sabbione, risalenti al Neolitico (circa 5.000 a.C.).
Ben tre siti in una sola provincia: una concentrazione alta se si pensa che in tutta Italia i siti palafitticoli sono solo 19 (937 in tutta Europa).
Con un salto temporale di qualche secolo la tappa successiva svela i segreti di due insediamenti di origine longobarda.
Il monastero di Torba, il cui primo nucleo risale al IV-V secolo D.C ad opera dei Romani, successivamente trasformato in monastero da un gruppo di monache benedettine nei lunghi anni della pax longobarda (VIII d.C.) e la chiesa di S. Maria “fors portas” a Castelseprio, che conserva un ciclo di affreschi tra le più importanti testimonianze della pittura muraria europea nell’alto Medioevo.
Ultima tappa del circuito il Sacro Monte, che accoglie un complesso devozionale edificato nel XVII secolo, composto da un santuario e dalla Via Sacra, un percorso punteggiato da 14 cappelle.
Baluardo cattolico contro il dilagare della Riforma Protestante di Martin Lutero, che nella vicinissima Svizzera stava raccogliendo un crescente numero di fedeli.
Si chiude così il percorso tra le bellezze di Varese che Unesco ha voluto tutelare; un brindisi presso il bar Belle Epoque del Grand Hotel sarà il sugello perfetto per chiudere un week-end di arte e storia.