Si rinnova il menu attraverso una rivisitazione della cucina lombarda.
Dall’antipasto al dolce, inizia un viaggio negli aromi e nei sapori della tradizione.
L’anima di un luogo è costituita da infiniti elementi: la natura in cui è immerso, la sua storia, la passione di chi ogni giorno se ne prende cura e dalla meraviglia di chi ammira, respira e assapora una cultura anche attraverso la sua cucina.
Per celebrare il cambio di stagione il ristorante Liberty del Palace Grand Hotel di Varese ancora una volta rinnova il proprio menu, una modalità coinvolgente di far esplorare agli ospiti il territorio, attraverso un viaggio sensoriale perfetto per ampliare i propri orizzonti gustativi e olfattivi.
Attraverso il menu alla carta gli ospiti potranno scoprire una parte di ciò che rende unico l’angolo d’Italia in cui sorge il Palace.
Grazie a un’interpretazione della cucina regionale al tempo stesso rispettosa del valore della storia e attenta e bilanciata dal punto di vista nutrizionale, si assaporerà l’essenza di una cultura.
Una cucina genuina e di qualità eccellente, da accompagnare ed esaltare con vini di pari livello, piccole produzioni locali nate per valorizzare la tradizione vitivinicola della provincia di Varese ed enfatizzare le peculiarità della cucina del territorio.
Ogni cena si chiude con una selezione di liquori locali che raccontano la storia del terroir: passioni centenarie tramandate di generazione in generazione, ricette create da garibaldini e celebrazioni della biodiversità di un territorio generoso.
Il più noto è l’Amaretto di Saronno, un liquore aromatico a base di mandorle amare, erbe e altri ingredienti, la cui ricetta risale al Rinascimento. Meno conosciuti ma fortemente radicati nel territorio e apprezzati dagli intenditori sono l’amaro d’Angera, un distillato frutto della passione e della tenacia di una famiglia locale che da oltre cent’anni raccoglie e distilla più di trenta erbe del territorio alpino, e l’Elixir del Borducan – un amaro che racchiude il sogno e le suggestioni di un erborista di Varese che dopo aver partecipato alla spedizione dei Mille del 1860 decise di rievocare l’intensità della Sicilia e dei viaggi che lo portarono in Algeria, con le erbe del Campo dei Fiori Sacro Monte, a pochi chilometri dal Palace Grand Hotel.
Si aggiungono alla selezione un amaro amabile dall’ originale nome Un Quai Coss (in dialetto locale “qualche cosa”) e grappe aromatizzate al miele e al succo di pesca.
Prodotti che ad ogni sorso permettono di percepire l’intensità di racconti che non hanno bisogno di parole.
